Il Tartufo Bianco Morra: Il Diamante della Cucina Italiana
   07/03/2023 09:23:16     I consigli di Valentina    Comments 0
Il Tartufo Bianco Morra: Il Diamante della Cucina Italiana

Nel cuore della ricca e variegata tradizione culinaria italiana, spicca un prodotto di squisita rarità e di un'inebriante fragranza: il tartufo bianco d'Alba Morra.

Considerato il re dei tartufi per la sua qualità superiore, il tartufo bianco d'Alba Morra è il risultato di un'antica tradizione di ricerca e raccolta, un'arte tramandata di generazione in generazione e strettamente legata al territorio di Alba. Questo piccolo centro del Piemonte è infatti famoso in tutto il mondo per i suoi tartufi, tanto da aver dato il nome a una delle varietà più apprezzate e ricercate.

Questo articolo vi porterà in un viaggio attraverso la storia affascinante del tartufo bianco d'Alba Morra, scoprendo le sue origini, la sua importanza culturale e culinaria, e la passione e la dedizione di coloro che ne hanno fatto un vero e proprio simbolo dell'alta gastronomia italiana.

La Stora dei Tartufi Morra

Tartufi Morra è un'azienda storica con sede ad Alba, fondata nel 1930 da Giacomo Morra. È stata la prima ad introdurre prodotti a base di Tartufo Bianco d'Alba (Tuber Magnatum Pico) sul mercato, rendendo questa prelibatezza un punto di riferimento sulla tavola dei gastronomi di tutto il mondo.

Giacomo Morra era un visionario che credeva fermamente nel potenziale del Tartufo Bianco d'Alba e nel suo potere di promuovere il territorio delle Langhe. Con l'intento di attribuire un valore simbolico al tartufo, durante la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba, che lui stesso aveva fondato, donava ogni anno il tartufo più grande a celebrità dell'epoca, tra cui Marilyn Monroe, Winston Churchill e Sofia Loren. Questa strategia di marketing ha reso il Tuber Magnatum Pico un oggetto del desiderio.

Oggi, l'azienda Tartufi Morra è gestita dalla famiglia Bonino ed è una tappa imperdibile per i turisti che vogliono assaporare il meglio della cucina locale.
L'azienda è l'unica ad avere il privilegio di utilizzare nello stemma il logo della città di Alba, simbolo del legame profondo tra Tartufi Morra, la città e il tartufo bianco. Oggi, il marchio Tartufi Morra è riconosciuto in tutto il mondo come simbolo della cucina italiana. L'azienda offre un ampio assortimento di prodotti a base di tartufo, disponibili anche nel loro negozio online.

Caratteristiche del Tartufo di Alba Morra

Il Tuber Magnum Pico è considerato il tartufo più pregiato al mondo. Ha una forma globosa, spesso anche appiattita e irregolare, lobata, con cavità e sporgenze.

Il peridio è liscio, di colore che va dal giallo pallido o tendente all’ocra, talvolta con chiazze rosso-brune.

La gleba, percorsa da numerose fini venature bianche ha colore che dal bianco latte al rosato, dal nocciola al marroncino.

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Sapore e Profumo del Tartufo d'Alba Morra

Il tartufo bianco d'Alba Morra è celebre per il suo profumo inebriante e il suo sapore inconfondibile.

Il suo aroma è una sinfonia di fragranze: sentori di miele, aglio, muschio e fieno si fondono creando un bouquet unico e avvolgente.

Il gusto è altrettanto complesso: deciso e aromatico, richiama l'aglio e il miele, lasciando al palato una persistente e piacevole sensazione.

Territorio e Calendario di Raccolta del Tartufo d'Alba

Le radici del tartufo bianco d'Alba Morra affondano nei terreni argillosi e calcarei delle Langhe, nel cuore del Piemonte.
Questa pregiata varietà cresce spontaneamente nei boschi di querce, tigli, pioppi e salici, in simbiosi con le radici degli alberi. Il periodo di raccolta inizia a settembre e prosegue fino a dicembre, con un picco tra ottobre e novembre, quando i tartufi raggiungono la maturità perfetta.

Come pulire il Tartufo Bianco d'Alba

La pulizia del tartufo bianco d'Alba Morra richiede delicatezza e attenzione.
Ecco una procedura passo-passo per farlo correttamente:

  • Aspettare il momento giusto: Il tartufo bianco andrebbe pulito solo poco prima di essere utilizzato. Questo perché la terra che lo riveste contribuisce a preservare il suo aroma delicato.
  • Preparare gli strumenti: Per pulire il tartufo, avrete bisogno di una spazzola a setole morbide. Se non ne avete una, potete utilizzare anche un panno morbido leggermente inumidito.
  • Rimuovere la terra: Iniziate a spazzolare delicatamente il tartufo per rimuovere la terra. Fate attenzione a non spazzolare troppo forte per non danneggiare la superficie del tartufo.
  • Pulizia finale: Se il tartufo è particolarmente sporco, potrebbe essere necessario passarlo rapidamente sotto l'acqua corrente fredda. Tuttavia, questa operazione va fatta solo se strettamente necessario e il tartufo va asciugato subito dopo con un panno asciutto per evitare che assorba troppa umidità.

Ricordate che la pulizia del tartufo bianco deve essere fatta con cura, per preservare al massimo la sua preziosa fragranza e il suo sapore inconfondibile.

Prezzo del Tartufo Bianco d'Alba

Il prezzo del tartufo bianco d'Alba Morra può variare considerevolmente a seconda della stagione, della qualità, della dimensione e della quantità di tartufi disponibili. Tuttavia, trattandosi di una delle varietà di tartufo più pregiata al mondo, il suo costo è generalmente elevato. Il prezzo al chilo generalmente oscilla tra i 2.500-3.500 euro al Kg, ma può aumentare ulteriormente in anni di scarsa produzione o per tartufi di dimensioni particolarmente grandi.

Tuttavia, si raccomanda di controllare i prezzi con un fornitore affidabile, dato che i prezzi dei tartufi possono variare notevolmente da un anno all'altro e perfino durante la stessa stagione di raccolta, in base alla disponibilità e alla domanda.

Come si conserva il Tartufo Bianco?

Il tartufo bianco d'Alba Morra si conserva avvolto in carta da cucina, dentro un contenitore ermetico nel cassetto meno freddo del frigorifero. È consigliabile cambiare la carta da cucina ogni giorno per preservarne la freschezza.

Ricordate che il tartufo bianco d'Alba è un prodotto molto delicato e la sua fragranza si perde rapidamente. Pertanto, è consigliabile utilizzarlo entro pochi giorni dall'acquisto

Come si utilizza il Tartufo Bianco d'Alba?

L'uso del Tartufo Bianco d'Alba è un'arte che esalta il suo sapore e il suo aroma unici.

Ecco alcuni consigli su come utilizzarlo al meglio:

A crudo: Il tartufo bianco d'Alba è meglio quando viene consumato a crudo. Questo perché il calore può alterare il suo profumo e sapore delicati. Per questo motivo, è spesso servito grattugiato o affettato sottilmente su piatti pronti come pasta, risotto, carne, pesce o uova. Il calore dei piatti rilascia l'aroma del tartufo, rendendo ogni boccone un'esperienza gustativa intensa.

Semplicità: Il tartufo bianco d'Alba ha un sapore molto forte e distintivo, quindi è meglio abbinarlo con ingredienti semplici che non oscurino il suo gusto. Ad esempio, un risotto o una pasta al burro sono ottimi piatti su cui servire il tartufo.


L'olio al tartufo: Se volete prolungare il piacere del tartufo bianco d'Alba, potete fare un olio aromatizzato. Basta inserire alcuni scarti di tartufo in un contenitore ermetico con dell'olio extra vergine di oliva e lasciarli insieme per qualche giorno.

In generale, l'uso del tartufo bianco d'Alba nelle vostre ricette può trasformare un piatto ordinario in una vera e propria esperienza culinaria.

Prodotti con il Tartufo Bianco d'Alba

I prodotti che si possono creare con il diamante bianco delle nostre Langhe sono molteplici. In particolare ho selezionato le tagliatelle Morra al Tartufo Bianco d’Alba.

Le tagliatelle Morra al Tartufo Bianco d’Alba rappresentano un incontro perfetto tra la tradizione pastaia italiana e la prelibatezza del tartufo. Questa raffinata specialità piemontese cattura l'essenza del Tartufo Bianco d'Alba, unendo la sua intensità aromatica alla consistenza inimitabile delle tagliatelle fatte a mano.

Ideali per una cena speciale, le tagliatelle Morra al Tartufo Bianco d'Alba possono essere condite semplicemente con un filo d'olio extra vergine di oliva e una grattata di tartufo fresco, per esaltare al massimo il sapore del tartufo. E, perché no, un pizzico di parmigiano reggiano per completare l'esperienza culinaria.AA

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